ALL'INFERNO
Un uomo muore e va all'inferno. Dopo circa un paio d'ore che se ne sta in disparte a brontolare un diavoletto lo avvicina: - "Perchè sei così triste e sconsolato?" L'uomo risponde: - "Perché dovrei essere felice? Sono all'inferno!" Il diavoletto controbatte: - E' vero che sei costretto a fare tutto quello che ti ordiniamo, ma qui non è poi così male... Ad esempio: a te piace bere?" - "Certo!" - "Allora il lunedì ti divertirai: c'è l'open bar, tequila, gin, rum, vodka, berrai birra a volontà e non ti farà male, tanto sei già morto!" - "Forte!" - "Ti piace fumare?" - "Si!" - "Allora il martedì impazzirai: sigari da tutto il mondo, tabacchi esotici, narghil, pipe e sigarette a non finire e non ti farà male, sei un fottuto morto!" - "Bene!" - "Ti piacciono le droghe?" - "Certo che sì, non sarei qui altrimenti!" - "Perfetto il mercoledì c'è il droga party: ecstasy, erba, hashish, trip, eroina, funghi allucinogeni, tutto quello che vuoi e di primissima qualità, e non rischi certo di morire!" - "Uno sballo!" - "Sei gay?" - "Neanche per sogno!!!" - "Peccato, allora il giovedì non ti divertirai molto!..."
| |
LA SCATOLA DI BISCOTTI
In una stazione ferroviaria una ragazza stava aspettando il treno, che era in ritardo.
Aveva comprato un libro per ammazzare il tempo, e anche un pacchetto di biscotti per sgranocchiare qualcosa. Si sedette nella sala d'attesa piuttosto affollata: accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale. Quando cominciò a prendere il primo biscotto incredibilmente anche l'uomo ne prese uno! Si sentì indignata, ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra sé pensò: "Ma tu guarda che maleducato! Se solo avessi un po' più di coraggio gli avrei già detto quel che si merita!" Così, ogni volta che lei prendeva un biscotto, anche l'uomo faceva altrettanto, fino a che rimase un solo biscotto. "Adesso voglio proprio vedere se si mangia anche l'ultimo!" - pensò. Invece l'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a metà. "Ah! Questo è troppo!" - Sbottò. E sbuffando indignata prese il libro e la sua borsa e si incamminò verso l'uscita. Per sbollire la rabbia camminò lungo i binari sperando di evitare altri spiacevoli incontri. Fece per riporre il libro, ma, nell'aprire la borsa, vide il pacchetto di biscotti ancora tutto intero! Alzò gli occhi e, sul treno che stava partendo, vide il signore della sala d'aspetto che le sorrideva dal finestrino... Sentì tanta vergogna e capì che il pacchetto di biscotti, uguale al suo, era di quell'uomo seduto accanto a lei, che però aveva diviso i suoi biscotti in silenzio, senza sentirsi indignato, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio. MORALE: Quante volte nella nostra vita abbiamo mangiato i biscotti di un altro senza rendercene conto? Quante volte trarremo una conclusione affrettata prima di aver guardato attentamente le cose?
| |
AL RISTORANTE
L'altra settimana sono stato al ristorante con degli amici, ed ho notato che il cameriere che prendeva le ordinazioni aveva un cucchiaio nel taschino della camicia.
Poi ho notato che l'aveva anche il ragazzo che apparecchiava i tavoli...
Poi ho visto che tutto il personale aveva un cucchiaio nel taschino! Quando il cameriere è tornato gli ho chiesto il perché del cucchiaio. "Vede..." - mi ha spiegato gentilmente - "I titolari si sono rivolti alla Andersen Consulting, esperti in efficienza del personale e in revisioni alle procedure. Dopo mesi di analisi hanno concluso che i clienti fanno cadere il cucchiaio il 78% più spesso delle altre posate, per un totale di circa 3 cucchiai all'ora. Se il personale è pronto per queste evenienze si riducono i viaggi "cucina-sala" risparmiando mezza'ora/uomo ogni sera". Appena finito di parlare da un tavolo cade un cucchiaio. Il cameriere lo sostituisce e mi spiega che ora ha tutto il tempo di prenderne un altro di riserva quando passerò dalla cucina, invece di andarci apposta". - "Idea geniale!..." - Ho pensato -. Poi, osservando meglio, mi sono accorto che ogni cameriere aveva anche un cordino che dalla cintura finiva dentro la cerniera dei pantaloni... Chiedo anche per questo e il cameriere mi fa i complimenti per lo spirito di osservazione, dicendo che la Andersen ha scoperto che si poteva risparmiare anche il tempo di permanenza del personale maschile nel bagno... Tirandolo fuori col cordino, avvicinarlo all'orinatoio senza toccarlo ed eliminando la necessità di lavarsi poi le mani: tempo trascorso in bagno ridotto del 58%. Incuriosito chiedo: - "Beh, il cordino vi aiuta a tirarlo fuori, ma... per rimetterlo dentro?" Il cameriere sussurra: - "Boh?... Non so gli altri miei colleghi... Io uso il cucchiaio..."
| |
UNA TELEFONATA...
Una manager deve soggiornare in albergo, durante un viaggio di lavoro, e, cominciando a sentirsi un po' sola, per la prima volta decide di chiamare un'agenzia di accompagnatori, per avere un po' di compagnia... Sul depliant dell'albergo, tra le varie proposte corredate di foto, sceglie un uomo piuttosto attraente... Con le mani che tremano prende il telefono e compone il numero indicato. - "Si?" Risponde una voce sensuale. - "Salve! Vedo che vi occupate di massaggi... Ma la verità è che ho bisogno che lei venga nella mia stanza... Ehm, cioè... Quello che desidero è fare sesso! Sto parlando seriamente, voglio essere amata per tutta la notte... beh! io desidero proprio farlo!!! Che ve ne pare?" - "Beh! Sinceramente mi pare fantastico... Però, signora, per fare chiamate esterne bisogna che prima digiti lo zero..."
| |
IL BRINDISI...
Insieme agli amici del pub, John O'Reilly sollevò la sua birra e disse: - Brindo affinché io possa trascorrere il resto della vita tra le gambe di mia moglie! Questo gli fece vincere il premio per il miglior brindisi della serata. Quando tornò a casa disse a sua moglie: - Mary, ho vinto il premio per il miglior brindisi della serata! - Davvero? E a cosa hai brindato? John, rimuginando, disse: - A che possa passare il resto della mia vita seduto in chiesa accanto a mia moglie... - Oh John, ma è meraviglioso! Il giorno dopo Mary incontrò per caso uno degli amici del pub. L'uomo, ridacchiando, le disse: - John ha vinto un premio, ieri sera, grazie ad un brindisi su di te! E lei rispose: - Oh si, me l'ha detto. Anch'io ero un po' sorpresa... Sai, John è stato lì solo due volte negli ultimi quattro anni. Una volta si è addormentato, e l'altra volta ho dovuto tirarlo per le orecchie per farlo venire!!!
| |
LA SIGNORINA BEA...
La signorina Bea, organista della parrocchia, aveva ottant'anni e non era mai stata sposata; tutti la apprezzavano per la sua dolcezza e i modi gentili. In un pomeriggio di primavera il parroco andò a farle visita per sentire un nuovo canto liturgico ed ella lo fece accomodare nel salotto mentre gli preparava una tazza di tè. Seduto di fronte al vecchio organo il giovane prelato notò che sopra vi era un piattino unto d'olio sul quale, incredibilmente, era posato un preservativo. Il povero prete si riprese dallo sbalordimento solo al ritorno della padrona di casa con tè e pasticcini. Per un po' cercò di reprimere la sua curiosità, ma ad un certo punto chiese: "Signorina Bea, che cos'e quello?" - indicando il piattino. La vecchietta, candidamente: "Ah, già! Non è meraviglioso? Stavo tornando dal camposanto, lo scorso autunno, e ho trovato una bustina per terra; le istruzioni dicevano di metterlo sull'organo e, se correttamente lubrificato, avrebbe prevenuto la trasmissione delle malattie. E sa una cosa? Per tutto l'inverno non ho avuto neanche un raffreddore!..."
| |
IL MEDICO E LA PAZIENTE...
Un dottore se ne sta seduto sulla sedia, nel suo studio, dopo aver avuto un rapporto sessuale completo con una paziente, meditando su
quanto appena successo, e in coscienza continua a ripetersi: - "Mio Dio, come ho potuto fare una cosa del genere!!! Che vergogna, ho perso tutta la mia etica professionale! Non devo far MAI PIU' una cosa del genere: se si sapesse in giro!..." Mentre si sta autocommiserando per il suo gesto, sulla sua spalla destra appare un diavoletto che gli dice: - "Ma lo sai che c'è una quantità incredibile di dottori che ha rapporti sessuali con i propri pazienti?! Razza di ingenuo: cosa credi, di essere l'unico? Amico, non fai assolutamente niente di male!" Il dottore si convince e comincia a sentirsi molto più sollevato... annuisce e pensa: - "Ma sì, in fin dei conti non ho fatto nulla di male! Appena detto ciò, sull'altra spalla appare un angioletto che si avvicina all'orecchio e dice: - "Vabbé, niente di male, ma non ti dimenticare che SEI UN VETERINARIO"!!!
| |
IL SEGRETO PER PERDERE DEI CHILI DI TROPPO...
Tra amici: - E’ vero che, in poco tempo, sei riuscito ad eliminare 80 chili di grasso superfluo? - Sì, ho appena divorziato da mia moglie...
| |
E capire un po' prima che bisognava scappare?...
Quando si è abituati a fare tutto a video...
L'IMPORTANZA DEI LIBRI...
Un giorno, ero alle superiori, vidi un ragazzo della mia età che stava tornando a casa da scuola stracarico di libri...
Pensai che doveva essere un ragazzo strano per portarsi a casa tutti i libri di venerdì: io avevo il week-end pianificato, con una festa e una partita di pallone con gli amici...
Intanto alcuni ragazzini, correndo, gli finirono addosso facendo cadere tutti i libri e i suoi occhiali volarono nell'erba; alzò lo sguardo e vidi una grande tristezza nei suoi occhi, così mi incamminai verso di lui e raccolsi gli occhiali dicendogli: “Niente di rotto?”
Lui mi rispose, porgendomi la mano: "Niente di rotto, grazie! Mi chiamo Arturo".
Aveva uno di quei sorrisi, un po’ tristi, che mostrano vera gratitudine; lo aiutai a raccogliere i libri poi ci incamminammo verso casa. Infine gli chiesi se gli andava di giocare a calcio con la mia squadra e stemmo in giro tutto il week-end diventando amici. Arrivò il lunedì mattina ed ecco Arturo ancora con tutta la pila dei libri... Gli dissi: "Ragazzo, finirà che ti formerai dei muscoli incredibili con tutti questi libri!" Egli rise e me ne diede la metà. Passarono alcuni anni e venne il momento di pensare all'università: decidemmo due facoltà diverse, ma la distanza non fu un problema per la nostra amicizia, così ci ritrovammo il giorno del suo diploma di laurea. Era un po’ teso, dovendo pronunciare un discorso, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi: "Giovane, te la caverai alla grande!" Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: "Nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato in questi anni duri. I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti gli amici. Sono qui per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che si possa fare. Voglio raccontarvi una storia". Guardai incredulo il mio amico non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro. Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end. Raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, in modo che sua madre non dovesse farlo dopo, e di come si stesse portando a casa tutte le sue cose. Arturo mi guardò intensamente e fece un sorriso. "Ringraziando il cielo quel giorno fui salvato dall’incontro con un mio amico, che mi distolse dal fare quel terribile gesto". Si udì un brusio: uno dei ragazzi più popolari dell’università ci aveva appena rivelato il suo momento più debole. Iniziò un lungo applauso e vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso di profonda gratitudine... Morale: Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni: un piccolo gesto può cambiare la vita di una persona. Dio fa incrociare le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche modo. Gli amici sono angeli che ci sollevano quando le nostre ali hanno problemi nel ricordare come si vola...!
| |
Il Vajont: sottile ironia? (Corriere della Sera)
LE ASPETTATIVE DEL CAPO
| |
Perché le singles sono più magre delle sposate? Perché le singles alla sera, quando tornano dal lavoro, vedono cosa c'è in frigo e, con un sospiro, vanno a letto.... Le sposate vedono cosa c'è a letto... e, con un sospiro, vanno ad aprire il frigo!
| |
Sherlock Holmes e il Dr. Watson vanno in campeggio.
| |
Ero felice: Io e la mia ragazza eravamo fidanzati da cinque anni, ormai, e finalmente avevamo deciso di sposarci. I miei genitori ci aiutavano in tutti i modi, gli amici ci incoraggiavano, e la mia ragazza? Beh, lei era un sogno! C'era solo una cosa che mi preoccupava, e mi preoccupava molto: sua sorella minore. La mia futura cognata aveva vent'anni, portava minigonne e magliette attillate ed ad ogni occasione si chinava quando era davanti a me, mostrandomi le mutandine. Lo faceva sicuramente apposta, non capitava mai davanti ad altri... Un giorno la sorellina mi chiamò e mi chiese di andare da lei a darle una mano a controllare gli inviti di nozze. Era sola quando sono arrivato. Mi sussurrò che io fra poco sarei stato sposato, che lei provava per me dei sentimenti e un desiderio ai quali non poteva e non voleva resistere. Mi disse che avrebbe voluto far l'amore con me almeno una volta prima che io mi sposassi e legassi la mia vita a sua sorella. Ero totalmente scioccato, non riuscivo a spiccicar parola. Lei disse: "Io sto andando al piano di sopra, nella mia camera da letto, se te la senti, vieni su con me e io sarò tua". Ero stupefatto. Ero congelato dallo stupore, mentre la vedevo salire lentamente le scale. Quando raggiunse il piano superiore si voltò, si tolse i pantaloncini e me li lanciò. Rimasi lì per un momento poi presi la mia decisione: mi voltai e andai dritto alla porta d'ingresso, l'aprii e uscii dalla casa andando dritto verso la mia macchina. Il mio futuro suocero era lì che mi aspettava. Con le lacrime agli occhi mi abbracciò e mi disse: "Siamo felici che tu abbia superato la nostra piccola prova! Non potevamo sperare in un marito migliore per nostra figlia. Benvenuto nella nostra famiglia!" La morale di questa storia? Conservare sempre i profilattici in automobile...
| |
In ufficio, per far lavorare insieme diversi computer, ci vuole un ingegnere...
Per far lavorare insieme diverse impiegate ci vuole... un miracolo!
La corda tagliata (Corriere della Sera)
Dopo vari tentativi un uomo aveva smesso di fumare, bere, fare sesso e mangiare cibi grassi e fritti...
Era perfettamente in salute il giorno in cui si suicidò.
(Johnny Carson)
Aveva un cervello così piccolo... che quando due pensieri si incontravano dovevano fare manovra.
(Anonimo)
Due falegnami si incontrano, uno dice all'altro:
"Sembri ammalato, cos'hai?"
"Ho il di abete!..."